S.Maria del "Perpetuo Soccorso" - Mosaico e Icona
Il mosaico nella lunetta del portale della nostra Chiesa riproduce con fedeltà l'icona della "Madonna del Perpetuo Soccorso".
Questa icona si trova attualmente a Roma ed ha una lunga storia. Pare sia del secolo XIV, proveniente dall'isola di Creta. Nel periodo dell'iconoclastia, molte icone della Chiesa Orientale furono portate in Occidente per preservarle.
Nel 787 si tenne il settimo Concilio Ecumenico a Nicea, che condannò l'iconoclastia, affermando che le icone potevano essere venerate ma non adorate, ripristinando il culto delle immagini sacre. Alla base della tesi del Concilio stava l'idea che l'immagine è strumento che conduce chi ne fruisce dalla materia di cui essa è composta all'idea che essa rappresenta. Si finiva, in definitiva, per riprendere l'idea di una funzione didattica delle immagini che era stata già sviluppata dai Padri della Chiesa.
Trafugata, portata a Roma, dopo varie peripezie è stata affidata ai "Redentoristi" nel 1866 da Papa Pio IX. Da allora l'icona si trova nella Chiesa di Sant'Alfonso all'Esquilino, via Merulana 31.
I Redentoristi (ordine fondato da Sant'Alfonso Maria de' Liguori nel 1732) ebbero l'incarico dal Papa di diffonderne la devozione e l'immagine ion tutto il mondo.
La nostra Chiesa, fin dalla consacrazione avvenuta nel marzo del 1925, è stata dedicata a S.Maria del Perpetuo Soccorso ed una copia dell'icona, su lastra di zinco, è stata posta nell'abside.
Un'icona non è un semplice quadro, ma una raffigurazione fatta secondo certi canoni, tendenti a "rendere presente in modo spirituale" i santi raffigurati.
L’icona mariana greca contiene tanti elementi della Mariologia orientale, cominciando con le iniziali in greco per “Madre di Dio” = Θεο τόκος = Teotokos.
La corona è un tributo ai molti miracoli compiuti da Nostra Madre sotto l’invocazione del “Perpetuo Soccorso”.
La stella sul velo della Madonna ci ricorda che ella è la Stella del Mare che ci conduce al porto sicuro del Cielo.
La bocca di Maria viene raffigurata così minuta per significare un raccoglimento silenzioso. Lei ha sempre parlato poco. Gli occhi di Maria sono grandi, perché devono vedere tutti i nostri problemi. Sono rivolti sempre verso di noi.
La tunica rossa rappresenta il colore che portavano le vergini ai tempi di Gesù.
Le iniziali greche accanto al bambino indicano “Gesù Cristo” e le mani di Cristo sono con i palmi rivolti verso il basso e le mani tra quelle di sua madre indicano che la grazia della Redenzione è sotto la custodia di Maria.
Lo Sfondo dell’icona è dorato o giallo e simboleggia il Cielo, dove Gesù e Maria stanno sul trono. Il giallo dei vestiti è dorato, e sta a significare la felicità celeste che attrae i cuori umani afflitti.
Il manto blu scuro di Maria è il colore che veniva usato dalle madri in Palestina. Maria è entrambe le cose contemporaneamente: vergine e Madre.
La mano sinistra di Maria sostiene Gesù Bambino. Lei è sua madre. E’ una mano consolatrice per chiunque si rivolga a lei.
La lettura complessiva dell'icona, poi, ci porta un messaggio di salvezza. Lo sfondo dorato è simbolo della resurrezione, i segni della passione sembrano portati in trionfo, non in modo minaccioso. L'atteggiamento della Madre è un invito, fatto anche a noi, ad affidarci a Maria "sempre pronta al nostro soccorso".
Una copia della Madonna del Perpetuo Soccorso si trova anche nella Basilica di S.Maria in Vado a Ferrara.
(S.Maria del Perpetuo Soccorso - Basilica di S.Maria in Vado a Ferrara)
Santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso a Roma
"Madonna del Perpetuo Soccorso", una ikona che parla di Maria